Artroscopia della Caviglia
LA CAVIGLIA
La caviglia è l’articolazione posta tra la gamba ed il piede ed è composta dalla tibia, il perone e l’astragalo. La sottoastragalica è l’articolazione tra l’astragalo ed il calcagno. Come tutte le articolazioni, le superfici ossee a contatto sono ricoperte da un sottile strato di cartilagine che consente il fluido scivolamento dei capi ossei nei movimenti articolari (Figura 1).
L'ARTROSCOPIA
Per artroscopia si intende una tecnica chirurgica che viene eseguita tramite l’introduzione di un artroscopio all’interno delle articolazioni. L’artroscopio è uno strumento simile ad un piccolo telescopio con una telecamera ad una estremità che consente di visualizzare su di un monitor l’articolazione dall’interno. Ha un diametro uguale ad una matita e viene introdotto attraverso un’incisione cutanea puntiforme. Attraverso una seconda incisione possono essere introdotti piccoli strumenti chirurgici necessari al trattamento delle diverse patologie presenti (Figura 2).
Sebbene quasi tutte le articolazioni possano essere trattate per via artroscopica, quelle che più frequentemente vengono sottoposte a questo tipo di chirurgia sono il ginocchio, la spalla e la caviglia (Figura 3 e video).
I VANTAGGI
La sempre maggiore diffusione della chirurgia artroscopica in genere è legata ai notevoli vantaggi di questa metodica rispetto alla classica chirurgia a cielo aperto:
- migliore visualizzazione della articolazione;
- mini-invasività;
- basso tasso di complicanze;
- degenza post-operatoria più breve;
- minor dolore post-operatorio;
- recupero funzionale mediamente più rapido;
- minor danno estetico.
LE INDICAZIONI
Purtroppo però non tutte le patologie articolari possono essere trattate chirurgicamente per via artroscopica. Le principali indicazioni ad un’artro-scopia della caviglia o dell’artico-lazione sottoastragalica sono:
- lesioni osteocondrali;
- impingement anteriore e posteriore;
- corpi mobili intra-articolari;
- sindrome dell’os trigonum;
- artrosi.
L'INTERVENTO
Di norma l’artroscopia di caviglia viene eseguito in regime di ricovero. L’anestesia è solitamente di tipo periferico: vengono addormentate solamente le gambe. Al termine dell’intervento viene applicata una semplice fasciatura compressiva dal piede fino al ginocchio oppure un gambaletto gessato (a seconda del tipo di patologia da trattare).
IL POST-OPERATORIO
Il protocollo post-operatorio varia molto a seconda della patologia e del tipo di trattamento eseguito. In generale tuttavia è necessario eseguire la prima medicazione 2-3 giorni dopo l’intervento e la rimozione dei punti di sutura eventualmente applicati dopo ulteriori 10 giorni. Il movimento della caviglia è spesso concesso precocemente (già dopo 2-3 giorni) mentre per il carico è solitamente necessario attendere tra 1 e 6 settimane a seconda della patologia di base.
LA RIABILITAZIONE
Come dopo quasi tutti gli interventi sulla caviglia o sul piede è consigliabile eseguire, nel periodo post-operatorio, della ginnastica specifica eventualmente integrata con della fisioterapia mirata al:
- recupero dell’articolarità della caviglia;
- rinforzo muscolare;
- recupero della funzionalità propiocettiva del piede (Figura 4).
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