Distorsione della caviglia
LA CAVIGLIA
La caviglia è costituita dalla tibia, dal perone e dall’astragalo. La porzione più terminale delle prime due ossa si chiama malleolo: rispettivamente tibiale e peroneale. Questa articolazione è poi stabilizzata dalla capsula articolare e da alcuni legamenti (Figura 1):
- deltoideo (medialmente);
- peroneo-astragalico anteriore, peroneo-calcaneare e peroneo-astragalico posteriore (lateralmente).
Il dott. Federico Morelli è specialista della caviglia a Roma.
IL TRAUMA DISTORSIVO
La distorsione della caviglia è uno degli infortuni più frequenti in assoluto, sia nella vita quotidiana che nella pratica sportiva. Nella maggior parte dei casi la distorsione avviene in supinazione, ovvero con la torsione del piede verso l’interno. In questo caso saranno quindi i legamenti esterni o laterali della caviglia ad essere sollecitati e, talvolta, a lesionarsi. A seconda dell’entità del trauma la lesione legamentosa può essere:
- parziale (caso più frequente);
- completa.
Il numero dei legamenti coinvolti è variabile in funzione dell’energia del trauma: può lesionarsi un solo legamento, due legamenti o, raramente, tutti e tre (Figura 2).
TRATTAMENTO IMMEDIATO
Il trattamento migliore da eseguire su una caviglia appena si verifica una distorsione è sintetizzato dall’acronimo inglese RICE:
- R Rest (Riposo)
- I Ice (Ghiaccio)
- C Compression (Compressione)
- E Elevation (Elevazione dell’arto)
TRATTAMENTO SUCCESSIVO
Dopo ogni trauma distorsivo della caviglia sarebbe consigliabile:
- sottoporti ad una visita ortopedica per la valutazione delle eventuali lesioni subite: i legamenti non sono visibili alla radiografia e pertanto la valutazione della loro integrità o meno si basa sull’esame obiettivo e sull’esecuzione di alcuni test specifici (Video 1 e Video 2);
- può talvolta essere necessario un esame radiografico per escludere la presenza di una frattura a carico dei malleoli; la risonanza magnetica o l’ecografia non sono quasi mai richiesti in fase acuta.
Una volta valutata l’entità della lesione ed il numero dei legamenti coinvolti, l’ortopedico procederà ad impostare il trattamento più idoneo, anche in base alle specifiche richieste funzionali del paziente (età, sport, ecc.). Il trattamento infatti può essere estremamente vario:
- applicazione di farmaci locali;
- fasciatura compressiva;
- taping (Figura 3);
- tutore (Figura 4);
- gambaletto gessato;
- trattamento chirurgico immediato (solo nei casi più gravi);
- intervento di ricostruzione dei legamenti (solo nei pazienti che, dopo numerose distorsioni, presentino una caviglia instabile la cui entità può essere valutata con le radiografie sotto stress).
I legamenti laterali della caviglia, nelle distorsioni di I e II grado, solitamente guariscono bene e senza esiti con il trattamento funzionale (senza gesso) se questo viene protratto per un adeguato periodo di tempo.
LA RIABILITAZIONE
Dopo un periodo variabile tra le 2 e le 4 settimane può essere consigliabile eseguire della fisioterapia per il recupero completo del movimento articolare ma, soprattutto, della propiocezione (“sensibilità”) della caviglia (Figura 5). Inizialmente può essere consigliabile utilizzare un tutore nella vita quotidiana e, soprattutto, alla ripresa dell’attività sportiva.
Anche se adeguatamente trattata, la distorsione della caviglia può rimanere lievemente sintomatica per un periodo di tempo piuttosto lungo (2-3 mesi).
Il dott. Federico Morelli è specialista della caviglia a Roma.
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